venerdì 10 agosto 2012

11.3 Uscire dalla crisi mondiale : Anno della Fede - Assisi

San Francesco 2008 di Stefano Armellin, 
ho fatto quest'opera mettendo la tastiera del computer
 sotto un sandalo del Santo 
non per disprezzare la tastiera ma per valorizzarla; 
San Francesco è contento se ci teniamo bassi, 
se ricordiamo ai nostri pensieri 
che partire dal basso è la mossa vincente per ogni iniziativa.
Silvestri : Sempre per iniziativa dei francescani sorgono i Monti di Pietà : una specie del microcredito di cui si parla oggi. Banche create a servizio dell'uomo. Non dico questo per annunciare nuove istituzioni bancarie o rifondazioni bancarie oggi, ma certo per dare un richiamo forte, anzi fortissimo al sistema bancario attuale che ha trasformato il mezzo in fine.

Armellin : I sistemi sono fatti dalle persone, sono gli esseri umani che agiscono, c'è una sottile complicità fra operatori di banca e clienti. Tutti si lamentano della banche ma i depositi di risparmio lì restano. I dirigenti sono incapaci di investire le proprie energie in progetti veramente importanti per le comunità locali, progetti che rispecchino la vocazione internazionale trasmessa dall'iper-sviluppo delle telecomunicazioni nel Mondo. Mi viene in mente un pensiero di Ludwig Wittgenstein del 1929, l'anno in cui è nato mio padre : " Se qualcosa è buono, allora è anche divino. In questo stranamente si compendia la mia etica. Solo il soprannaturale può esprimere il soprannaturale".


Silvestri : Oggi la banca mira solo al proprio profitto e lo fa in una competizione sfrenata che non conosce limiti e che non ha più regole. Anzi ormai sembra finita anche la competizione: è la speculazione che trionfa su tutto. E ci stiamo ormai accorgendo del circolo vizioso che la speculazione produce. E' il ritorno alla legge della giungla, dove chi paga alla fine è sempre il più debole.

Armellin: forse dalla giungla non  siamo mai usciti. Le banche hanno sempre mirato al profitto, è la loro ragione d'essere; dicevamo che conta l'uso che si fa della ricchezza prodotta. L'arte specula attivamente sui prodotti dello spirito. Quest'anno il quadro di Paul Cézanne giocatori di carte, è stato venduto per 250 milioni di dollari. Un risultato che ha una ricaduta sui prezzi di tutti gli artisti del Mondo, possiamo chiedere di più. Ci sono artisti che producono più da morti che da vivi ! i falsi alimentano la speculazione. Nel 1983 sono partito con nulla per fare un Capolavoro giusto in grado di fare chiarezza sullo Stato dell'Anima del Mondo. Perciò ho messo in apertura di questo post il video di Mirò. Per anni Mirò ha vissuto in povertà ed è l'esempio di un artista serio e onesto.

Silvestri : Risultato dunque è un rovesciamento etico. Non solo una recessione da misurare e monitorare, ma una regressione stessa di civiltà. Non ci sono più grandi guerre con armamenti cruenti, bensì continui conflitti economici abilmente creati da apparentemente semplici e innocui comunicati di rating, spread, o a colpi di forbici e di delta. Non più dichiarazioni di guerra tra stati ma subdole comunicazioni che trovano facile complicità nei media di oggi, grandi creatori e amplificatori di ansietà sociali, bramosi unicamente di riempire spazi, di fare grandi scoop piuttosto che di elaborare utilmente la notizia.

Armellin: noi stessi stiamo usando i media e cerchiamo di farlo bene, i Blog hanno una capacità di penetrazione impensabile fino a pochi anni fa; la corsa agli armamenti continua e in prossimità delle elezioni le notizie vengono manipolate più del solito. Ma non dobbiamo sottovalutare il controllo sociale e la sensibilità critica dell'opinione pubblica. Alla fine anche per vendere bisogna dire cose giuste e vere. Il declino della civiltà è iniziato con Adamo ed Eva. Siamo deboli, eppure se osserviamo bene, molti sono gli esempi virtuosi intorno a noi. L'Arte insegna che davanti alla presenza di un Capolavoro autentico, il falso, crolla e si frantuma sulla sua stessa menzogna. Non si dice forse che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi ?

Silvestri : Mi si consenta di citare due noti ed eloquenti proverbi. Il primo: il rumore non fa bene e il bene non fa rumore; basta seguire le cronache di questi tempi ! e il secondo proverbio: fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce. L'ipnosi da scoop finisce per paralizzare anche la società liquida! Noi vogliamo invece dire che le catastrofi si possono affrontare, superare e che i catastrofisti non vanno sempre ascoltati, perchè spesso altro non sono che speculatori mascherati da metereologi dell'economia.

Armellin: serve più autocritica anche all'interno della Chiesa Cattolica. Subiamo una deformazione nel linguaggio, prevale quello economico su tutto, si sentono quotidianamente citare cifre impensabili, a decine di miliardi di euro, investiti qui o pensati per laggiù. Cifre che non dicono nulla a chi mantiene una famiglia con mille euro al mese. E' una forma di violenza mantenere il meta-linguaggio politico-economico accessibile solo agli addetti ai lavori, così si evita il controllo sociale e i furbi, come sempre, prosperano sulla pelle degli onesti. Non c'è un antidoping ? Il Convegno cerca di accendere una speranza, ma se resta solo un episodio non serve, per servire veramente deve andare avanti, osare l'impensabile non retrocedere; e Fra Giorgio Silvestri, come vedremo alla fine, l'ha capito chiaramente.

Silvestri : Crisi, mi dicono, in greco - guarda caso- significa crescita. Perciò dalle crisi si può uscire. Lo dice da sempre anche la Bibbia attraverso la grande pedagogia del cammino dell'Esodo per esempio. Crisi dunque non è disperazione.

Armellin : comprendo, la crisi è un vettore dello sviluppo, ma chi non la supera rimane nella disperazione, e si arriva al suicidio, come è accaduto anche nel parcheggio del Santuario di Pompei. L'imprenditore, in crisi con Equitalia, prima è andato a pregare davanti al Quadro miracoloso della Madonna, poi tornato alla macchina si è sparato. Mi chiedo : perchè la Madonna ha permesso questo suicidio ?; è alla Madonna del Rosario di Pompei che è stato affidato l'Anno della Fede, io scrivo da Pompei, dal mio studio vedo il Santuario; forse la risposta sta in questo commento ?

(11.3 Continua Vai alla quarta parte 11.4)