domenica 24 gennaio 2021

1.Educare con l'arte : La Figlia del Vesuvio (Nuova edizione)

L'ultima carezza d'Amore del vulcano
La Figlia del Vesuvio, Anima Vesuviana 
di Stefano Armellin
a Laura Noviello  
E' prodotto da The Opera Collection. Tutti i Diritti Riservati.
Nuova edizione

I testi raccontano sia le motivazioni intime del progetto sia le idee didattiche che gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado se vogliono possono sviluppare.

Penso in questa prima prova di : Educare con l'Arte, anche al pubblico internazionale che frequenta numeroso le zone archeologiche vesuviane.

Pagina dedicata a Pompeii Scavi:  
Pompeii in The World of Stefano Armellin : clicca qui.

Intendo dare un contributo valido per valorizzare il nostro patrimonio culturale e ambientale esteso di riflesso a tutto il Mondo.

Il programma é stato rivisto e aggiornato con le foto delle sculture di Igor Mitoraj a Pompeii. Come la pagina Fb é dedicato a Laura Noviello, archeologa di talento.

Stefano Armellin 

Pompei, mercoledì 12 ottobre 2016 

Il post é finito a 59 di 59 elementi; Grazie per la visita.




1. L'anima non devi andare a cercarla, l'anima la porti sempre con te, essa esisteva prima di te e resterà dopo di te ma sarà sempre e solo la tua anima.
Ancora non era stata costruita l'antica Pompei, che il Vesuvio viveva e taceva, viveva di eruzioni e taceva preparando le prossime, ed é fra queste ultime silenti alternanze che il Vesuvio ha partorito sua Figlia : Laura é il suo nome.



2. Laura é un mistero, potrebbe essere un altro nome ? no, é questo nome. Ognuno di noi é un mistero ognuno di noi é un miracolo. Qui raccontiamo sia il comune accadere della vita sia il suo mistero poetico. Riuscire a descrivere la luce dell'anima vuol dire camminare accanto a Dante. Perciò Beatrice oggi é Laura direte voi ? no, la poesia non si ripete. Laura é la Figlia del Vesuvio, anima vesuviana.



3. Quando nasce non puoi vederla, deve crescere ed imparare a danzare, eppoi, d'improvviso, i tamburi, a centinaia, a migliaia, l'annunciano per tutte le vie di Pompei, e la vedi scendere dal Foro imperiale come un messaggero del Cielo. Può forse essere qualcosa di diverso da un angelo ?


4. Ed é così che la vediamo camminare fra l'antica Pompei, nella Casa del Fauno, che tanto mi disse e mi dice, Laura ci sorprende, noi, pubblico del Mondo, nel vedere come sia ancora viva e percorsa da folli e da folle questa mitica Casa, come se mai, mai, fosse morto nessuno.

Oppure, come se il Vesuvio mandando sua Figlia intendesse conoscere meglio il suo Capolavoro, perché caro lettore, la Pompei antica non l'hanno fatta solo i romani, l'ha fatta soprattutto lui : il Vesuvio. (La foto sopra é di Cirillo)



5. Correva l'anno 2007 quando realizzai la Madonna del Vesuvio passata poi su ceramica in Piazza Schettini a Pompei nel 2009 (video sopra);L'inquadratura del Vesuvio é presa da Torre del Greco e sul lato di Pompei una figura femminile attende, questa figura oggi so che é la Figlia del Vesuvio : l'ultima carezza d'amore del vulcano.


6. "...Si udivano ululati femminili, pianti di bimbi, grida di uomini, chi chiamava i genitori, chi i figli, chi la moglie o il marito, cercando di conoscerli dalla voce. Questi si dolevano della loro sorte, quelli della sorte dei loro cari. Vi era chi per paura della morte chiedeva di morire. Molti levavano le braccia verso gli dei; moltissimi affermano che non c'erano più dei, che quella notte sarebbe stata eterna, l'ultima del Mondo". Plinio il Giovane



7.  24 agosto del 79 d.C. ore 13 (datazione classica, nuovi studi indicano ottobre). Si elevava una nube, ma chi guardava da lontano non riusciva a precisare da quale montagna, si seppe poi in seguito che era il Vesuvio.
Nessun'altra pianta meglio del pino ne potrebbe riprodurre la figura e la forma.
Infatti slanciatasi in su come se si sorreggesse su un altissimo tronco, si allargava poi in quelli che si potrebbero chiamare dei rami; credo che il motivo risiedesse nel fatto che, innalzata dal turbine subito dopo l'esplosione e poi privata del suo appoggio quando quello andò esaurendosi, o anche vinta dal suo stesso peso, si dissolveva allargandosi : talora era bianchissima, talora sporca e macchiata, a seconda che aveva trascinato con sé terra o cenere...".
Prima Lettera di Plinio il Giovane a Tacito


8. Dimenticando la sua storia, negli ultimi duemila anni la popolazione ai piedi di mio padre ha continuato a crescere, incurante del pericolo e dei numerosi avvertimenti, mio padre non dorme, é silente ma non dorme, ed eccomi qui, gente dei paesi vesuviani a ricordarvi la forza della natura che niente e nessuno può imbrigliare.


9. Non mi resta che danzare nei vostri sogni, non mi resta che raggiungervi uno ad uno per farvi volare via con me, via dal pericolo che incombe, non so se ci riuscirò, ma in fondo sono sua Figlia, anima vesuviana, l'ultima carezza d'amore del vulcano...


10...se non ci riuscirò resteranno le vostre ombre, sarà terribile, ma qualcuno di voi, come nella battaglia di Isso (foto sopra), si salverà...




11. A volte penso di stendere un velo pietoso su questo Mondo contemporaneo che ha compromesso l'ambiente in modo così pericoloso per la vita umana e animale. E' tristissimo vivere in un Pianeta che consuma più di quel che produce, con emergenze planetarie così gravi da poterci davvero considerare tutti sotto il vulcano.
Mio padre non perdona, di questo ne sono sicura...


12. Questi turisti sono ammirevoli, non si perdono un dettaglio, quel che ha coperto mio padre é stato ri-scoperto; il monito, l'avviso, l'avvertimento di quel che é stato viene da tutti fotografato, ma sinceramente non capisco, cari lettori, se il successo di Pompei renda più vigili e accorti.
Dicevo che a livello mondiale é la stessa cosa. "Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno".


13. Eccomi, gente dei paesi vesuviani, eccomi, camminare per le vostre strade fino a svenire, bussare ad ogni portone, danzando in ogni strada, parlando al mare e alle nuvole, passando fra voi come lava e aria.
Eccomi, gente dei paesi vesuviani, ingrata e incurante degli ammonimenti di mio padre, delle sue scosse e periodiche eruzioni, tutto dimenticato ?

Ma io continuerò a camminare nella mia antica Pompei dove conosco ogni mattone, ogni singola pietra,ogni corpo...perché il mio amato é lì, é lì che mi aspetta...
Gente dei paesi vesuviani guardate alle mie spalle mio padre che tace, silente e potente, chi potrà fermare la sua ira ? 


14. Vi prendo per mano uno per uno, per portarvi nel cuore della mia Pompei, dove pulsa la vita di ieri e di oggi, come una danza.
Che meraviglia vivere nel tempo fermato, nel tempo eterno sotto lo sguardo vigile di mio padre.
Parlo con inglesi, tedeschi, cinesi, giapponesi, francesi e voi italiani e tutti mi dite la stessa cosa (...) non posso ancora svelarla ai lettori, il cammino é lungo, siamo solo ai primi giorni di Pompei.



15. Anch'io sono stata bambina, ma nella grande casa di mio padre non potevo portare gli amici a giocare, é tutto un fuoco, un rimbrotto di lava, così recupero oggi guidandovi nell'antica conoscenza, nelle melodie cantate nei templi, di sicuro questa mamma con me non si perderà...




16. Ehi Figlia del Vesuvio come ti chiami ?
Mi chiamo Laura, sono la brezza leggera che vi guida.
Ehi Laura, dici che qui, dietro le colonne siamo al sicuro dall'ira di tuo padre, dovesse mai svegliarsi ?
Ha,ha,ha,ragazzi cari, non potete nemmeno immaginare cosa succederà al suo risveglio, ma non preoccupatevi, finché sentirete la mia brezza non correrete nessun pericolo.
E' vero Laura lo abbiamo letto a scuola : Sei l'ultima carezza d'amore del vulcano, anima vesuviana.
Già, e per qualcuno qui vicino, sono la prima...ciao ragazzi in gamba... 



17. Non sono ancora riuscita a conoscere tutte le guide dei gruppi di turisti. Ognuna ha una sua versione della tragedia e un percorso classico degli Scavi.
Forse diventerò anch'io così retorica con voi ? Io la Figlia del vulcano che vado a rincorrere una cartina topografica, ma ci credete davvero ?
Io sono la matrice stessa di questa tragedia, la sorgente, l'origine, sono così aderente a queste pietre da sentirne il respiro.
Osservatemi bene come vi sto guidando alla scoperta dell'anima vesuviana.


18. Fermati padre. Fermati. Non é ancora il momento, rimani silente che la mia storia é assai lunga, c'é molto da fare per questa Campania felix ; Non ci tieni forse alla felicità di tua figlia anche se sai che io non morirò mai ?

Sono un canto leopardiano, sono l'aria del cielo, il suono delle acque, il volo del gabbiano, il muschio e l'ombra dell'albero, la carezza per un bambino e il bacio per il mio amore, fermati padre !


Oscuro è il ciel: nell'onde
La luna già s'asconde,
E in seno al mar le Pleiadi
Già discendendo van.
È mezzanotte, e l'ora
Passa frattanto, e sola
Qui sulle piume ancora
Veglio ed attendo invan.
Giacomo Leopardi, 1816

19. C'é in Pompei un magnete, un incessante richiamo a tornare,negli incroci brulica la vita e tutti si mettono a fare foto, nessuno pensa ad una via di fuga percorribile, il silenzio di mio padre non preoccupa.
Nello stesso tempo basta allontanarsi un poco dagli incroci più trafficati per trovare vere oasi di solitudine, e siamo sempre a Pompei perfettamente inseriti nel suo mistero. 


20. Osserviamo le rovine incuranti delle polemiche sui restauri che si fanno lì sotto, c'è un orizzonte poetico che riesce a rimanere isolato dalle vicende umane e ci fa restare padroni del nostro cuore ! Come ci ha scritto Maria Splendente, solo così si può percorrere ciò che veramente é di aiuto all'animo da dove scaturisce la materia prima, che permette l'elaborazione.



21. Sono una donna anche se figlia di un vulcano, e sento passare il mio amato qui accanto, non lo vedo ma lo sento passare, chissà dove...forse al Foro, in Via dell'Abbondanza, o qui sotto nei teatri, lo sento riflesso nel tamburello come una luce. Sì, l'amore é la luce che guida la mia anima vesuviana.




22. Qui al foro triangolare é il luogo ideale dove una scolaresca può fermarsi a meditare,qui siamo vicinissimi ai teatri antichi, immaginate la scena :Tutte le gradinate ricolme di danzatori con il tamburello...ma non diciamo troppo...silence é il mio motto. Di contrasto al tuono di mio padre in eruzione, ma come vedete anche lui da anni, precisamente dal 1944, é silence, un po' inquietante non vi sembra ?



23. A questo punto entriamo nell'anima dell'amore che ognuno di noi vive secondo la sua maturazione interiore, la sua età, la sua dolce aspirazione al Cielo e al divino che riverbera in tutta l'antica Pompei.

I pompeiani hanno amato perché hanno vissuto, ed io sono qui perché vengano ricordati anche nelle carezze, negli abbracci, nei baci danzanti, soavi e leggiadri, felici come il gioco dei bambini in questa vita che si rinnova ogni giorno e in ogni notte d'amore...

L'Amore. 
L'Amore è una carezza portata dal vento che scende dalla pareti del Cielo.
Chi sa perdonare sa amare perchè sa rinunciare.
L'Amore non fa male.
L'Amore resta.
L'Amore sa aspettare.
L'Amore ha bisogno di tempo.
L'Amore è equilibrato e bello.
L'Amore è giusto, nè pessimista nè ottimista.
L'Amore è una amplificazione reciproca della libertà.
L'Amore non è geloso.
L'Amore non dipende che dall'Amore.
L'Amore non ha volontà perchè la volontà implica costrizione.
L'Amore si manifesta, si rivela, si accoglie, si dona.
L'Amore non si ferma in questo mondo.
L'Amore non litiga e sa amare.
L'Amore non è avaro, superbo, invidioso.
L'Amore non possiede e non è posseduto.
L'Amore è umile.
L'Amore è casto e puro.
L'Amore non chiede nulla.
L'Amore da tutto.
L'Amore non ha bisogno che di amare.
L'Amore non sceglie, accoglie.
L'Amore non è pigro.
L'Amore non lascia e non viene lasciato.
L'Amore non è nè di sinistra, nè di destra nè di centro.
L'Amore fa male quando non è perfetto.
L'Amore è la pulsazione dell'Eternità.
L'Amore è sempre presente.
L'Amore ama i malati non la malattia, i poveri non la povertà, i ricchi non la ricchezza.
Dio è Amore. Il centro dell'Amore cristiano è la Croce risorta di Gesù.
La Verità è l'Amore.
Aspettando Papa Francesco al Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei.

Stefano Armellin



24. Nel 1944 si é verificata l'ultima eruzione di mio padre, e oggi vedo questo libro molto noto di Anne Frank che é morta per il camino nel 1945, la giovane ebrea-tedesca é molto conosciuta nelle scuole del Mondo. Un vero genio della scrittura. Ne parlo perché la sua morte, comune a quella di milioni di ebrei, mi ricorda le vittime di mio padre qui sepolte. 
Va detto che mio padre segue la sua natura non é un criminale come sono stati i nazisti. Se  sotto il vulcano la terra fosse libera non morirebbe mai nessuno anche con la più tremenda delle eruzioni. 
C'é una bella responsabilità da parte di voi umani nel vivere sotto un vulcano...e nel Mondo il cambiamento climatico può essere la causa della vostra stessa estinzione come specie. 



25. Luce,luce,luce. Sembra così evidente ma si brancola nel buio, dopo il boato le ceneri di mio padre faranno tornare la notte. Ma queste illumi-nazioni come recitava il titolo di una passata Biennale di Venezia, sono suggerimenti, proposte, indicazioni, spunti, ispirazioni, per sviluppare lavori creativi a scuola su quello che é stato il nostro passato. 

E' la didattica del museo aperto, con i suoi laboratori per grandi e piccini, affiancati da corsi di formazione specializzati. Recuperare un affresco antico, de-codificare la sua immagine é tenere per mano un nostro antenato, crescere ancora con lui nella sua memoria. Come se mai nessuno fosse morto. Un dialogo fra anime vesuviane.



26. La luce a Pompei si é concretizzata nelle opere di carità del Beato Bartolo Longo, fondatore della nuova Città, opere che stanno attraversando momenti difficili, clicca qui,  mi chiedo però se nella storia del Cristianesimo ci sono mai stati momenti facili visto che fin dall'inizio il fondatore é finito in Croce.
Questo Santuario mariano accanto agli Scavi é il tempio vivo per pellegrini di tutto il Mondo devoti alla Madonna del Rosario. Per chi come me viene da fuori pare evidente che queste tre realtà : Scavi, Santuario e Città vadano d'accordo unite in un protocollo d'intesa, ProgrammiAmo Pompei :





LETTERA APERTA AL NUOVO SINDACO DI POMPEI 

91. ANIMA POMPEIANA 

Caro Pietro sei Sindaco di Pompei e l'Italia ha il dovere morale di ripartire da Pompei. L'Italia riparte da Pompei é lo slogan di Matteo Renzi che non solo va sostenuto ma messo in pratica. E da anni  stiamo lavorando per conseguire questo risultato : 

Verso un protocollo d'intesa fra Pompei Scavi, Santuario e Città

Negli anni le cose maturano e alcune giungono a compimento, vale anche per le Città virtuose che non dimenticano le loro radici, e, soprattutto nel caso di Pompei, il loro fondatore : il Beato Bartolo Longo.  A questo proposito tuo fratello Sergio é il Presidente di una Fondazione al Beato dedicata, e, nel Santuario mariano si trovano da sempre e per sempre le radici di questa comunità civica.

La Città di Pompei non é estesa nel territorio e la sua crescita demografica é limitata, però appartiene all'area metropolitana di Napoli, assai popolata, 91 comuni. Pompei  é Città regina del turismo, della Cultura, dell'Arte e della Fede, i pompeiani si meritano Pompei ?

Con queste premesse per fare bene a tutta la comunità e ai gentili ospiti internazionali, c'è una sola strada : valutare con precisione il valore del marchio Pompei e definire un protocollo culturale d'intesa fra Pompei Scavi, Pompei Santuario e Pompei Città, cosa diversa dalla legge speciale.

Una Città internazionale famosa come Pompei se vuole crescere deve dimostrare di essere all'altezza del Patrimonio di Arte, Fede e Cultura ricevuto in eredità. L'Italia riparte da Pompei se si attiva questa consapevolezza

La nuova amministrazione di Pompei ha questa responsabilità, nazionale non solo locale. Perciò vanno invitati intorno al tavolo del Sindaco, quanto prima : Matteo Renzi, il Premier Gentiloni, il Ministro Franceschini, il Segretario di Stato Cardinale Pietro Parolin, l'Arcivescovo Caputo. Un incontro vitale per il futuro di tutta l'area :

Penso al Sacro Cuore che può ospitare sia la Facoltà di Archeologia che il Liceo Artistico e Coreutico Pascal  con una moderna Biblioteca; il Fondo Maiuri che deve "tornare a casa" cioé alla Biblioteca della Soprintendenza integrata con tutte le Biblioteche della Città (Santuario, Pascal e Pepe); va attivato il Pompei Art Festival come catalizzatore d'intenti per tutte le fasce di età del pubblico internazionale.

L'Italia riparte da Pompei.

Buon lavoro Pietro 

Stefano Armellin per Pompei Cultura 

Martedì 13 giugno 2017




27. Ecco, proprio ora che stavo andando a teatro mio padre mi chiama, mi dice di tornare a casa, uff! questi genitori, bé ragazzi spero d'essere riuscita a darvi una pallida idea di un racconto nuovo per la vostra scuola, di come si possa educare attraverso l'arte e l'amore per la vita. Soprattutto attraverso l'amore : clicca qui é un pezzo bellissimo interpretato dalla mia amica Nemehesia con opere di Chagall.


28. Qui a Pompei il teatro si é dilatato in ogni via, gli affreschi ti parlano e ti danno la mano, ti dicono del tempo che hanno vissuto e tu li ascolti per raccontarli alle moltitudini che passano di qui. Leggete Pompei il crollo e la speranza : clicca qui e poi discutete con il vostro insegnante, potreste avere delle buone idee per migliorare anche voi Pompei antica e moderna.



29. Amo tantissimo danzare nella vostra terra, amo le danze popolari perché le sento assai vicino al cuore del mio cratere d'origine, ogni luogo é fatto per danzare, ogni luogo é fatto per amare, e le carezze si incrociano agli sguardi ed é la stessa natura a dire che tutto é sacro. Un gesto, un pensiero, un respiro che scorre sul corpo per raggiungere l'altro che ami, d'innanzi a te in un attimo, con un passo di danza fino... a rimanere poi sospesa e sola fra Cielo e Terra...ma graffiata da chi non rispetta il nostro patrimonio culturale !


30. Andare, camminare, pensare, scrivere con il corpo e con la mente, volare insieme a voi in questo giardino del Sud Italia, un paradiso dimenticato e trascurato.Sapete, in questo mio viaggio nella nostra terra più volte mi sono dovuta fermare a raccogliere le lacrime...non riuscivo a trattenerle per il dolore, davanti alla natura sciupata, e mi chiedo perché ? perché la forza dei fiori, dei prati puliti, degli alberi intatti e non volutamente incendiati (nella foto incendio a Torre del Greco fotografato da Pompei il 15 agosto 2016), non riescono a entrarvi nel cuore...poi, mi buttavo sfinita a terra con lo sguardo rivolto al Cielo...e avrei voluto tornare nel cratere di mio padre il Vesuvio e non uscire mai più, mai più.



31. Padre, Padre, Padre, come fare ? Servirebbe una magia, un incanto, qualcosa di inaudito, da tutti pensato e sentito ma da nessuno immaginato ; qui si tratta di salvare la nostra Terra, e non solo quella vesuviana, ma il Pianeta che ci ospita. 
Padre, come riportare le persone del Mondo ad amare la loro Terra ? Sto forse tracciando una strada per aprire le menti al Poema visivo del XXI secolo ? 
Forse sì, forse no.
Padre, ma dove stiamo andando ?



32. Eppure se a Pompei antica tutti i Popoli del Mondo mi dicono nelle loro lingue :  I Love Pompeii , qualcosa é rimasto nel cuore delle persone, qualcosa di forte capace di salvare con l'amore questa loro casa comune.



E questa terra vesuviana, questa anima vesuviana può ricordare loro questa semplice verità : I Love Pompeii , vuol dire : Salviamo l'Anima del Mondo del nostro Mondo. Un bene comune così grande va tutelato come la nostra stessa vita. Infatti, oggi é proprio la nostra specie umana a rischio estinzione.



33. Moregine ! Gli affreschi nella grande palestra di Pompei che ha aperto per questa prestigiosa mostra permanente una sua prima ala espositiva. I visitatori del Mondo trovano così un valore aggiunto prezioso e vero, di altissimo valore espressivo e artistico, con un suono di accompagnamento che é la voce di mio Padre il Vesuvio, sempre presente. Moregine, da vedere e amare come tutta Pompei Scavi clicca qui  




34. Questi reperti raccontano di Moregine e della sua vita di avamposto della Città antica, dove le persone si fermavano per ristorarsi e fare una pausa dalle faccende quotidiane. Come accade nelle locande di oggi. Osservate il video dell'inaugurazione clicca qui 



35. Io sono qui e voi dove siete ? Forse non vi rendete conto dove siete ; Passare, vedervi, ascoltare, amare, giocare, rotolare nei vostri pensieri, scoprire, intrecciare la natura mia con la natura vostra e con i giochi dei vostri bambini; Indicare, proporre, costruire e poi per cosa ? se non vi rendete conto dove siete, dove andate. 
Io sono qui - I Was Here, io sono qui con voi;
Discorso di Papa Francesco all'ONU del 25 settembre 2015 clicca qui.





36. Oggi a Pompei Santuario si é celebrata la Supplica terminata la quale la piazza si é svuotata, mentre la piazza del Foro di Pompei Scavi non si svuota mai, Essa é un vortice di esseri umani che ascoltano il grido delle pietre e le urla silenti dei calchi dei morti.Il tempio di Zeus mantiene inalterato il suo impatto perché su tutto domina il profilo di mio Padre il Vesuvio.

Qui negli Scavi vedo gruppi di ogni età e di ogni popolo della terra convivere pacificamente incollati al mistero di queste antiche rovine. C'é una serenità diffusa una armonia di gruppo che supera e di molto, il travaglio del sentimento di coppia, costoro entrano nella porta della conoscenza antica lasciando fuori sia i conflitti che le passioni coniugali. Moregine riesce a dire quel che a molti sfugge.






37. Istintivamente sentiamo che l'esposizione di Moregine ci porta a toccare un punto che da soli non avremo potuto raggiungere, e ci sentiamo visitatori privilegiati di qualcosa che dopo duemila anni sta iniziando e non si é affatto concluso. La vocazione archeologica di Pompei Scavi chiede queste mostre a tema, l'arte contemporanea nella grande palestra é fuori scena se non é intonata a quella antica, come fa la musica studiata con appositi Planofoni per modularsi sul clima delle stagioni e sulla frequenza dei visitatori, sulle loro parole, sui loro respiri, in modo che la voce di mio Padre il vulcano sia ancora più presente e toccante.(Video di Stefano Armellin girato domenica 4 ottobre 2015)




38. E se tutta Pompei antica non fosse altro che un timpano per trasmettere e ricevere il suono del cosmo ? Mi sto chiedendo questo ascoltando la musica da voi prodotta nella spettacolare mostra di Moregine. E' possibile che gli antichi romani con i loro dei non disgiunti da quelli della Magna Grecia e dell'antico Egitto, abbiano compreso cose a voi oggi ignote ma che mio Padre ha sempre saputo : l'armonia dell'Universo é un timbro musicale sempre uguale a sé stesso : TUM-TAF-TUM (001.010.100)come l'architettura rivela.






39. "Sì, mille anni ai tuoi occhi sono come il giorno di ieri ch'é passato, come un turno di veglia nella notte" Salmi, 90, 4  





40. Padre ma dove vanno costoro ? Qui nessuno compra e nessuno vende e guarda che calca, non solo la prima domenica del mese che é gratis ma sempre, tanto il prezzo del biglietto d'ingresso é popolare. Ma costoro cosa cercano ? Di cosa si nutrono ? I termopoli (a Pompei erano 195) sono chiusi per eruzione da duemila anni e vedi Padre, quanti potenziali clienti che non possono comprare nulla ! Non siamo in un mercato, in un centro commerciale, siamo davanti a un rito, le folle a Pompei celebrano il rito d'essere stati a Pompei. Come i musulmani alla Mecca, almeno una volta nella vita. Così a Pompei, un pellegrinaggio archeologico che si tramanda da generazioni, un successo misterioso, più lo comprendi più é misterioso, come la Vita umana del resto.
E tutto questo, Padre, é opera tua.


41. Padre oggi devo andare dal mio amato, sono in ritardo pazzesco, forse non lo troverò più, in fretta ho cercato un vestito adatto ma temo sia fuori epoca, qui sono già nel 2025, non ho più tempo per cambiarmi. Mi ha detto che sta in alto, forse ho sbagliato palazzo e città ?

Figlia mia, se ti ha detto che sta in alto é un mistico e non si riferiva ad un luogo ma al Cielo, dove vive anche il mio Creatore.

Padre come faccio a raggiungere il Cielo ?

Solitamente i terrestri pregano, e certe volte con la preghiera riescono perfino a rallentare le mie periodiche eruzioni.

Allora dici che riuscirò a vederlo ?

Laura mia, se cerchi qualcuno é perché é già dentro di te. Nel tuo cuore troverai il Cielo.



42. Trovato ! Grazie Padre, hai ragione, non si può raggiungere il Cielo se non siamo anche noi il Cielo.



43. Ma qui sulla terra mia cara Laura, dietro ogni muro c'é la mia presenza silenziosa e inquieta, ricorda loro che non sarà sempre così, ma temo non sarai ascoltata. 
Vedo che non bastano le innumerevoli rovine del Chaos su Gaia, l'Eros copre tutto ed é un brulicare di bambini, gioiosi e festanti, radiosi e cantanti.



44. Ti ricordi Laura quando Crono e Rea si unirono per fare i figli della seconda generazione di dèi ? Quante volte ti ho raccontato che Crono era molto sospettoso  e non si fidava dei suoi figli. E' stata Gaia a metterlo in guardia, lei che conosce ogni segreto del tempo di ieri di oggi e di domani. Perciò per timore di perdere il potere Crono si è messo a divorare i suoi figli. Che errore fatale. Inghiottire chi ti può salvare.


45. Laura hai notato che l'impluvium è un luogo per pensare, e in questo caso (foto sopra) per pensare ad Afrodite, la Dea dell'Amore tanto è bello nel suo silenzio.

Nelle domus di Pompei sono frequenti questi spazi che hanno il potere di lasciare fuori le furbizie, le menzogne, le astuzie e gli inganni del Mondo.

I pompeiani di ritorno dal tempio potevano ritrovare nell'impluvium l'atmosfera trasmessa nel foro da Zeus e da sua figlia Atena ; di Armonia figlia di Afrodite e Ares. Di Artemide sorella di Apollo.

Questo impluvium collegava il cielo alla casa e manteneva così nella mente dei suoi abitanti l'ordine cosmico.



46. 

Padre ora che l'ho trovato non voglio più tornare nel cratere

* Laura non puoi.

Ma Padre, io lo amo !

* E lui ti ama, lo so, é una storia molto lunga fra i terrestri, é iniziata con Adamo ed Eva molti anni fa.

Padre, io resto !

* Non puoi Laura.

Perché ?

* Ho parlato con Zeus, la tua missione é ricordare a tutti i residenti vesuviani che le mie eruzioni sono pericolose, poi devi tornare nel cratere.

E se non lo faccio ?

* Diventerai una statua di lava. Non dimenticare che sei l'ultima carezza d'amore del vulcano, anima vesuviana.

(Laura piange e sottovoce fra sé e sé sussurra : Ci deve essere un modo per uscire da questo incantesimo...)


47. Padre ma se devo tornare a vita nel cratere tu farai come Crono che hai sempre criticato, Padre ti prego torna a parlare con Zeus io non ho più lacrime...

(scossa di terremoto)

A questo punto il Vesuvio per il bene della Figlia inizia un dialogo acceso con Zeus molto profondo, sui destini della vita sulla terra e nell'universo, mentre Laura continua la sua missione senza smettere di pensare al suo amato (non si saprà mai chi é).




48. Padre, ti prego di convincere Zeus a cambiare i suoi piani, altrimenti nel cratere dovrai sopportare la mia ira in eterno.
Per me é un male senza rimedio stare lontana dal mio amato, e lo sarebbe per ogni donna innamorata.
Gente vesuviana siete ormai tutta avvertita, l'eruzione del Vesuvio può essere pericolosa e simile a quella del 1631 clicca qui 

Zeus ! la mia missione é compiuta, voglio vivere come una donna di questa Terra.

49. Proverbi : IX. La perfetta donna di casa
Una donna perfetta chi potrà trovarla ?
Ben superiore alle perle è il suo valore.
In lei confida il cuore del marito
E non verrà a mancargli il profitto.
Essa gli da felicità e non dispiacere
Per tutti i giorni della sua vita.
(…) Fallace è la grazia e vana è la bellezza,
ma la donna che teme Dio è da lodare.
Proverbi, 10-12 ; 20




50. Vedi Padre cosa sto rischiando se non trovi un accordo con Zeus ? Perderò il mio amato e di lui non mi resterà che il ricordo di un'ombra che mi saluta, farà la stessa fine dei pompeiani vittime delle tue eruzioni.




51. * Laura allora comprendi l'importanza della tua missione, non stancarti di annunciare il pericolo forse riuscirò a far cambiare idea a Zeus é Lui che decide.

(Zeus) Giusto Vesuvio, tocca a me decidere quando la missione di Laura é terminata. Visto che abbiamo già discusso a lungo ti suggerisco di mandare Laura a pregare più spesso al Tempio di Iside clicca qui 

* Posso suggerirle di diventare una sacerdotessa ? 

(Zeus) mmmm, vedo che in tutti i modi vuoi evitare ch'io scagli i miei fulmini su di lei, Vesuvio non mi commuovi, per il momento se non torna nel tuo cratere a missione compiuta diventerà una statua di lava.

* Allora é stato inutile discutere con Te, mio Re.

(Zeus) Niente é inutile anche per noi déi che siamo eterni. Prova a parlare del tuo caso umano con Pandora.



52. (Vesuvio pensa): Già Pandora, la prima donna dalla bellezza abbagliante. Quante vittime d'amore ai suoi piedi. Come posso fidarmi di lei ? E' una menzognera e falsa come il peccato. Mi farà aspettare dei mesi prima di concedermi una risposta.
Preferisco rivolgermi a Prometeo che almeno vede in anticipo gli inganni femminili. Altrimenti farò la fine di suo fratello Epimeteo che comprende sempre dopo e tardi. Infatti si é sposato Pandora ed é finita per lui la pace. Scrisse bene San Paolo : sposarsi é bene non sposarsi é meglio.
Parlerò con Prometeo.



53. (Laura) nemmeno Prometeo va bene Padre, devi parlare con lui con il mio amato. Su Pandora hai perfettamente ragione guarda cosa è uscito dalla Giara nascosta quando l'ha aperta ! all'istante tutti i mali si sono diffusi nell'universo, e il male é entrato nel Mondo. Poi quando Pandora ha rimesso il coperchio dentro la Giara é rimasta elpis la speranza, l'attesa di ciò che deve ancora accadere





54. (Vesuvio) Ho cercato il tuo amato Laura ma non l'ho trovato, ho chiesto in giro e mi hanno detto che é partito.

(Laura) Attonita e in silenzio.



55. Davvero Padre é partito ? Forse tornerà, aspetterò, continuerò la mia missione, forse se non smetterò di annunciare il pericolo delle tue eruzioni non diventerò una statua di lava e potrò stare fuori dal cratere insieme agli umani. Perciò Padre, da lassù avvisami se lo vedi tornare.

Poi Laura si ferma in un angolo a piangere mentre qualcuno legge La Ginestra di Giacomo Leopardi clicca qui .





56. 1. Suggerimenti didattici : A questo punto del racconto gli alunni delle scuole sono invitati a prendere in considerazione l'attività grafica-pittorica, come si vede nella foto, per produrre una mostra disegnando le scene fin qui fotografate. Alcune di esse possono essere fatte in grande formato e usate come scenografia per la rappresentazione teatrale.





57. 2. Suggerimenti didattici per le scuole di Pompei : Visitare in Piazza Schettini la Madonna del Vesuvio di Stefano Armellin che ispira questo lavoro con il personaggio in basso a destra. Comprendere i materiali, capire perché é stata usata pietra lavica dell'Etna e non del Vesuvio.
Nel basamento da destra a sinistra sono stilizzati quattro banbini seduti abbinati a quattro personalità : 1. In pietra lavica San Padre Pio (mistico); 2. In tufo di Lecce Beato Fra Claudio Granzotto (scultore); 3. In marmo bianco di Verona San Giovanni Paolo II (Papa);4. In marmo rosso di Verona San Gerardo Maiella (patrono dei bambini);
Imparare il passaggio dalla carta alla ceramica con la consulenza o dell'Autore o del laboratorio di Arreditalia - Santa Maria la Carità dove l'opera é stata realizzata.



58. 4. Suggerimenti didattici : Visitare gli Scavi di Pompei e il Vesuvio, protagonista insieme a Laura di questo lavoro. 

Inoltre consigliamo : visione e studio del film di Gianfranco Pannone, Sul Vulcano clicca qui , prodotto dalla Blue Film clicca qui dal 12 dicembre 2015 il Dvd in tutte le librerie (sopra un estratto del film).



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Eccoci, 5 novembre 2015 Ercolano, da sinistra : Francesca Z Magliulo (16), Laura Noviello (18), Gianfranco Pannone (52) e Stefano Armellin (55) 

Contatto : stefano.armellin@gmail.com     Tel. +39.081.850.44.44 


FINE

Stefano Armellin, Pompei, sabato 5 settembre 2015 - sabato 05/11/2015 modificato e aggiornato a mercoledì 13 settembre 2017 

L'ultima carezza d'Amore del vulcano
La Figlia del Vesuvio di Stefano Armellin
E' prodotto da The Opera Collection. Tutti i Diritti Riservati.

LA FUGA IMPOSSIBILE :

Io non mi chiedo più se l'eruzione coprirà ancora Pompei, mi chiedo : quando ?

Nota sulla sicurezza della zona : da nove anni (il 23/07/2016) sono residente a Pompei, tutta la zona vesuviana é a rischio eruzione, il margine di sicurezza é determinato dalla capacità della popolazione di muoversi in una zona sicura.

Ora, le vie di fuga sono tanto più percorribili tanto meno  ci sono residenti in zona. 

Perciò il parametro di riferimento per tutti i sindaci é quello anagrafico, più i residenti aumentano e più diminuisce la sicurezza ; più i residenti calano e maggiore diventa la sicurezza della zona a rischio eruzione. 

Oggi la criticità é data dalla mancanza di una comunicazione adeguata e costante, manca una didattica della fuga. Ho proposto al Comune di Scafati il Vesuvio Art Festival proprio con l'obiettivo di comunicare meglio alla popolazione il rischio Vesuvio.

Certamente la fuga perfetta da una zona pericolosa é sempre il trasloco. SA

Nota : il Presidente della Regione Vincenzo De Luca e il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale Fabrizio Curcio, hanno illustrato il “Piano Evacuazione Vesuvio”. Di seguito tutti i dettagli:http://www.regione.campania.it/…/regioni-ppaa-tavolo-trasfe…


LA VOLONTA' POLITICA IN TUTTA LA CAMPANIA é compromessa da logiche diverse dal Bene Comune, e possiamo trovare esempi anche nel resto del mondo. Pompei é un marchio che vale venti miliardi di euro e continua ad essere sfruttato al 10% delle sue potenzialità. Idem per gli altri siti più penalizzati dal fatto di non avere un nome di risonanza planetaria che chiederebbe amministratori (e ministri) accorti e super competenti.
I tentativi di crescita ad esempio del Polverificio Borbonico, ottima sede per mostre contemporanee, non hanno portato il successo sperato ed oggi é in stato di abbandono e grave degrado. Eppure, Scafati confina con Pompei, ma il carisma del nome famoso non si riceve in automatico. Le strutture e il parco del Polverificio possono certamente integrare Pompei Città che é povera di aree verdi, e lì ci sono locali per archeologi e studenti che hanno bisogno di laboratori adeguati vicino agli Scavi. Tutto fermo, tutto morto.
IL GRANDE PROGETTO POMPEI é una valida idea ma priva di amministratori capaci di valorizzare le risorse umane dei giovani archeologi di talento come Laura Noviello e altri, finirà per avere più ombre che luci.
A questo punto non ci resta che confidare nel prossimo Governo e di un Ministro alla Cultura più aggiornato sullo stato del mondo, perché quel che si fa a Pompei interessa tutto il mondo.

Stefano Armellin
Conegliano, lunedì 1 febbraio 2021